Viaggio in Paradiso by Mark Twain

Viaggio in Paradiso by Mark Twain

autore:Mark Twain [Twain, Mark]
La lingua: ita
Format: epub
Tags: Narrativa
ISBN: 9788836806768
editore: Passigli
pubblicato: 2001-05-14T16:00:00+00:00


IV

Le ali m’avevano procurato parecchie seccature. Il giorno successivo a quello in cui mi ero unito al coro, mi ero lanciato in volo un paio di volte, ma senza successo. La prima volta feci un volo di una trentina di metri, ma investii un irlandese e lo gettai a terra. Anzi, cademmo in terra entrambi. Poi ebbi una collisione con un arcivescovo che, nemmeno a dirlo, rotolò in terra come una boccia. Ci scambiammo qualche parola vivace e io mi sentii sinceramente mortificato di essere piombato su un personaggio di tanto riguardo, sotto gli sguardi sorridenti di milioni di estranei.

Mi accorsi che non ero ancora in grado di dominare il timone, il che significava che, ogni volta che mi lanciavo, non sapevo dove sarei andato a finire. Così, quel giorno, decisi di rinunziare alle ali e di andare a piedi. La mattina dopo, di buon’ora, raggiunsi un luogo appartato per fare un po’ di esercizi. Salii su una roccia d’una certa altezza, presi un bello slancio e mi lanciai, obiettivo un cespuglio distante circa trecento metri. Avevo però omesso di calcolare gli effetti del vento, che soffiava a circa due gradi di poppavia al traverso. Notai che mi allontanavo considerevolmente dal cespuglio e cercai di rallentare il volo dell’ala di tribordo e di avanzare soltanto con l’altra, ma la manovra fallì. Mi resi conto che stavo per straorzare e così rallentai e toccai terra. Poi salii di nuovo sulla roccia e rinnovai il tentativo, stabilendo il traguardo a due o tre gradi a tribordo del cespuglio (forse qualcosa di più che di meno) in modo da avere il vento di prua o quasi. Il risultato fu discreto, ma mi parve eccessivo il tempo impiegato. Compresi che era un errore usare le ali col vento di prua perché si può volare abbastanza vicino al vento, ma non contro vento. Di conseguenza, se avessi voluto allontanarmi un poco e il vento fosse stato a proravia avrei dovuto aspettare giorni e giorni, forse, prima che il vento cambiasse direzione. Del tutto inutile sarebbe stato poi tentare di volare col vento forte, perché non si sarebbero combinati che pasticci. Anzitutto, è impossibile diminuire la superficie delle ali come quando si terzaruolano le vele, per cui bisogna tenere le piume aperte o chiuse ai lati; e in quest’ultimo caso si precipita a terra, naturalmente. Si potrebbe rimanere con la testa rivolta al vento; è il meglio che si possa fare, ma, credetemi, è una bella fatica! Se tentaste qualche altro espediente, precipitereste certo a picco.

Trascorsi circa una quindicina di giorni da questi esperimenti, scrissi due righe al vecchio Sandy McWilliams (ricordo che era un martedì), invitandolo a venire da me l’indomani per mangiare quaglie con manna, un piatto prelibato davvero.

Appena mi vide strizzò gli occhi maliziosamente e disse:

«Capitano, che avete fatto delle ali?»

Avvertii immediatamente il sarcasmo, ma feci finta di nulla. Mi limitai a rispondere semplicemente:

«Le ho mandate in lavanderia».

«Già», osservò in tono asciutto, «per lo più in questo stadio vanno in lavanderia. Ho spesso notato che gli angeli arrivati da poco sono sempre terribilmente puliti.



scaricare



Disconoscimento:
Questo sito non memorizza alcun file sul suo server. Abbiamo solo indice e link                                                  contenuto fornito da altri siti. Contatta i fornitori di contenuti per rimuovere eventuali contenuti di copyright e inviaci un'email. Cancelleremo immediatamente i collegamenti o il contenuto pertinenti.